Siamo davvero pronti?
Lo hanno urlato ovunque ai quattro venti e celo hanno ripetuto fino allo sfinimento, anche i più duri di comprendonio l'hanno capito benissimo: per l'autunno inverno 2012 molte grandi firme ci vogliono vestite come delle moderne "dark ladies", all'insegna di uno stile battezzato New Gothic.Evviva, mi verrebbe da dire di primo acchitto, ma... c'è sempre un "ma".
Mentre make-up artist e make-up guru si sfidano in passerella e su youtube, a colpi di rossetti dalle tinte decisamente scure, quasi crepuscolari, per labbra infernali, un po' da vampiro, s pallidi volti emaciati dall'incarnato diafano, penso che ad una come me, che ha ben tre rossetti neri con finish e texture differenti nel suo beauty case, dovrebbe gioire oltremodo e salutare con immenso gaudio la venuta di questo nuovo trend.
Effettivamente, da brava figlia degli anni '80 cresciuta a pane e New Wave, ho fatto del nero il mio cavallo di battaglia da tempo immemore e anche adesso, nel pieno dell'età adulta, continuo a subire il fascino del look alla Edward Scissorhands. Il total black minimal, ricercato, o creativo/alternativo che sia è uno costante del mio guardaroba, quindi da un certo punto di vista mi entusiasma la venuta di questa nuova voga che vede il trionfo del nero in tutte le salse, sotto forma di pelle, pizzo o filato e con tutte le decorazioni e applicazioni dal caso. Per non parlare di quanto mi fanno gola gli accessori figli di questa recente tendenza, tutti tempestati di romanticismo e gusto vittoriano, ma al tempo stesso macabri e con cupi richiami all'universo horror.
Ma (ed eccoci finalmente al famigerato e su citato "ma") se da un lato godo, e mi sfrego le mani con cupidigia, come il perfido Mr. Burns dei Simpsons, dall'altro sono un po' in allerta.
Questo tipo di stile non è novità assoluta, anzi in epoca contemporanea con intensità e modalità diverse ha sempre pulsato a livello underground, riuscendo a volte, ad emergere in superficie in determinate circostanze e per un certo periodo di tempo. Nonostante la conquista temporanea delle luci della ribalta e delle passerelle questa tipologia di look in passato non è mai riuscita a diffondersi a livello popolare e i motivi sono facilmente intuibili: il goth e quel che ne deriva non è uno stile facile e gestibile, soprattutto nel quotidiano. Al contrario è qualcosa di molto edgy e particolare, spesso addirittura estremo.
O se vogliamo dirla a pizza e fichi certe cose bisogna saperle portare e abbinare, bisogna "sentirsele". Questo genere di vestiario non può piacere a tutti e no lo farà mai, ma soprattutto non sta bene indosso a chiunque.
Suvvia siamo onesti: il colore nero - che poi colore non è - ha molti pregi, ad esempio sfina e sta bene con tutto, ma non fa i miracoli! Qui si parla oltretutto di un nero molto elaborato.
Mi preoccupa un po' l'aberrazione che ne verrà fatta, per commercializzarlo e per indossarlo.
Insomma secondo me questo splendido trend che arriverà col freddo (il prima possibile si spera) potrebbe comportare qualche rischio, ma spero che il gioco valga la candela e voglio essere ottimista a riguardo.
Alla fine la mia è solo una riflessione (auto)ironica, suscitata principalmente dalla lettura di un articolo pubblicato su quello che credo essere il primo numero della rivista Flair. Pezzo molto bello, disincantato e un po' cinico come piace a me, di cui però non condivido parte dei contenuti e delle conclusioni a cui essi portano.
Sarà che quando si parla di "pallidi mostri" mi sento chiamata un po' in causa per via dei miei trascorsi e la prendo sul persole ; )
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