E invece è Kubrick a scoppio ritardato.
Mi spiego, prima che qualcuno chiami la neuro.
Mi ero ripromessa di scrivere in questi giorni un post sulla collezione della Maison Martin Margiela per H&M, in uscita nei negozi il 25, se non erro. Quindi a breve.
Ma questo non è un blog stiloso e io non ho accesso a chissà quali presentazioni in anteprima o ad informazioni riservate. Quello che so a riguardo è esattamente quello che chiunque di voi può vedere andando nella sezione dedicata del sito, cioè qui Designer per H&M Maison Martin Margiela.
Personalmente non ho neanche moltissimo da dire su questa collezione e dilungarsi per un intero post mi è sembrato privo di senso. Mi piace Margiela, ne adoro i volumi e le linee, la geometria, l'asimmetria e l'ampiezza. Alcuni dei capi realizzati per H&M non mi dispiacciono affatto, ma sono sicura che non mi starebbero bene ora con la mia attuale fisicità, e dato che ho un guardaroba pieno di cose che non mi stanno più bene non ha senso acquistarne delle altre. Aspetterò di essere ritornata nei ranghi del mio peso abituale per darmi ad uno shopping malato e glorioso.
Invece di perdere tempo nel tentativo di imbastire un post da fashion blog e scrivere qualcosa che non mi appartiene del tutto, voglio parlarvi di qualcosa che mi ha toccato e mi sta a cuore.
Sono finalmente riuscita ad andare alla mostra STANLEY KUBRICK.PHOTOGRAPHER presso il Chiostro del Bramante. E' un'esibizione bellissima dove si possono ammirare diverse serie di scatti (tutti in un sublime bianco e nero) di un giovane Kubrick alle sue prime esperienze dietro l'obiettivo, che in questo caso però è quello della macchina fotografica. Prima di diventare regista lavorò infatti come fotografo realizzando, tra l'altro, dei significativi reportage per la rivista Look.
I guizzi di maestria erano già presenti nei suoi lavori fotografici in cui si intravede lo stesso sguardo indecente, controverso e vivo, come la pelle che pulsa dopo uno schiaffo, che ha regalato al mondo capolavori cinematografici senza precedenti.
E' un'espozione piccola, dal punto di vista delle dimensioni, così come il gioiello architettonico che la custodisce a due passi (ma proprio due di numero) da P.zza Navona, in una delle zone più belle e magiche del cuore di Roma.
Visitare questa mostra porta via davvero pochissimo tempo ed è davvero un privilegio poter ammirare questa sfaccettatura inedita del genio di Kubrick.
Purtroppo la mostra termina a poco più di un mese dall'apertura dei battenti. L'ultimo giorno utile per visitarla è domenica prossima, cioè il 25, lo stesso giorno in cui esordirà qui da noi la succitata collezione Margiela per H&M. Guarda il caso alle volte.
Se siete di Roma o dintorni, se ci capitate questo week-end, andate a vederla - la mostra, non la collezione - e non ve ne pentirete.
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